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    INVITO A CENA CON DELITTO

    APUMA
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    C'è un pò di Divino in te!
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    Messaggio Da APUMA Mar Giu 04, 2013 8:35 am

    Invito a Cena con Delitto
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    Invito a cena con delitto è un film del 1976 diretto da Robert Moore. Scritto dal commediografo statunitense Neil Simon, il film è una parodia del genere giallo classico. Oltre a valersi di un cast di fama internazionale, l'opera vede la partecipazione straordinaria dello scrittore Truman Capote, nella sua unica vera interpretazione cinematografica. Il film venne presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia del 1976.

    Trama
    In una tetra e nebbiosa serata, cinque vetture si dirigono al castello di Lionel Twain, milionario eccentrico e misterioso. Sono i cinque più grandi investigatori viventi, invitati per il fine settimana con i rispettivi accompagnatori: Sidney Wang e suo figlio Willie, Dick Charleston e sua moglie Dora, Milo Perrier e il suo autista Marcel, Sam Diamante e la sua segretaria Tess, Jessica Marbles e la sua infermiera.
    Un'atmosfera poco rassicurante aleggia però intorno alla casa, e già al momento di farvi ingresso gli ospiti sono messi alla prova, subendo un attentato ciascuno. Dopo essere stati accolti da uno sconcertante maggiordomo cieco dall'improbabile nome di Jamesignora Bensignore, i detective prendono alloggio nelle rispettive camere e si incontrano in sala da pranzo. Nel frattempo, si presenta a Bensignore una nuova domestica non meno bizzarra di lui: è la cuoca, sordomuta, che non comprende gli ordini del maggiordomo e perciò non fa nulla.
    La serata riserva incidenti ridicoli, ma anche inquietanti attentati che lasciano presagire l'imminenza di un crimine. D'improvviso, tra i convitati fa una teatrale apparizione Lionel Twain.
    Egli rivela che a mezzanotte in punto sarà commesso un delitto, il cui colpevole e la cui vittima siedono entrambi fra le persone riunite a tavola. Promette inoltre un premio di un milione di dollari a colui che risolverà il caso. Da questo momento gli ospiti vengono lasciati soli e, prima dell'ora convenuta, sono distratti da una serie di colpi di scena e avvenimenti paradossali. Pochi istanti prima della mezzanotte però si ritrovano nuovamente in sala da pranzo, dove decidono di tenersi per mano così che un eventuale delitto non possa avvenire o comunque non possa sfuggire agli occhi dei testimoni.
    L'ora scocca e nella stanza non accade nulla, ma qualcuno bussa alla porta. È Lionel Twain, che stramazza a terra con un coltello piantato nella schiena. Subito i brillanti detective si buttano alla ricerca della soluzione del giallo. Esclusi il maggiordomo (che è stato trovato morto in cucina prima di mezzanotte) e la cuoca (che si rivela in realtà un androide), agli ospiti non resta che accusarsi a vicenda. Si scopre così che ciascuno degli invitati aveva un movente per uccidere Lionel Twain.
    Nell'impossibilità di pervenire a una soluzione, tutti raggiungono le proprie camere per passarvi la notte. Qui restano intrappolati e subiscono l'ennesimo attentato, scampandovi per miracolo. La soluzione sembra ormai prossima. I cinque investigatori compaiono davanti a un misterioso personaggio, che nel frattempo sta depennando i loro nomi credendoli morti.
    L'uomo ha le fattezze di Bensignore, eccetto che non è cieco. Attribuendogli di volta in volta un'identità diversa, Wang, Marbles, Charleston, Perrier e Diamante reclamano a turno il milione di dollari. Wang è il primo a proporre una soluzione, rivelando che il colpevole è il maggiordomo; la Marbles invece lo chiama Ervine Goldman, un archivista nel cui archivio era stato trovato un cadavere; Charleston lo incolpa di essere Jan Metzler, un socio in affari di Twain che lo odiava a morte; Perrier lo chiama Eloise Twain, la figlia deforme di Lionel. Diamante rivela invece che si tratta del vero Sam Diamante, mentre lui è un attore sotto copertura.
    L'accusato confessa tutte le volte le verità differenti, ma all'ultimo momento si toglie la maschera di Bensignore e si rivela per Lionel Twain. L'eccentrico milionario canta vittoria e rivendica di aver umiliato i cinque investigatori per vendetta nei confronti degli scrittori di romanzi gialli, i quali rendono impossibile al lettore scoprire l'identità dell'assassino, con trame carenti di indizi o introducendo a sorpresa personaggi decisivi.
    Delusi, gli investigatori lasciano il castello. Mentre partono, il loro ospite si toglie per l'ennesima volta la maschera e, sotto le fattezze di Lionel Twain, si rivela essere la cuoca.

    Parodie
    La trama del film è ispirata al celebre romanzo Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. I cinque investigatori protagonisti del film sono altrettante parodie di famosi detective letterari e cinematografici:
    • Sidney Wang è Charlie Chan;
    • Dick e Dora Charleston sono Nick e Nora Charles;
    • il baffuto Milo Perrier, di nazionalità belga, è Hercule Poirot;
    • Sam Diamante è un incrocio fra Sam Spade e Richard Diamond;
    • Jessica Marbles è Miss Marple.
      Il campanello che si sente all'inizio del film, quando i detective giungono alla residenza di Twain, è in realtà ricalcato dalle urla di terrore di Fay Wray nel film King Kong (1933).

      Doppiaggio
      Nel doppiaggio sono andati persi giochi di parole in lingua inglese intraducibili in italiano. Di seguito vengono riportati alcuni esempi. Quando, nella versione originale, Sidney Wang chiede al figliastro di leggere l'indirizzo (sulla targa è scritto 22 Twain), Willie sillaba "Two... two...", e il padre adottivo conferma "Exactly: two-two Twain". A causa dell'accento cinese dell'ispettore la frase suona come un'onomatopea: choo-choo train (approssimativamente trenino ciuf-ciuf). In questo caso la versione italiana ha rinunciato al calembour, limitandosi alla traduzione letterale.
      Al loro arrivo nel castello di Lionel Twain, Dick Charleston e la moglie vengono accompagnati dal maggiordomo alla loro stanza. Alla richiesta di quale sia quella assegnata, il maggiordomo dice di averli messi nella stessa ala dove alloggia l'ispettore Wang. A quel punto Charleston dice rivolto alla moglie "Pensa, cara, siamo sotto l'ala di Wang". Anche in questo caso è andato perduto il gioco di parole originale prodotto dai termini "wing", in italiano ala, e il cognome dell'ispettore Wang, espresso in inglese come "Under Wang's wing"; ciò in quanto il modo di dire italiano "essere sotto l'ala di qualcuno" si traduce in inglese come segue: "to be under s.o.'s wing" .
      La parte finale del dialogo tra i coniugi Charleston e il maggiordomo Jamesignora, nella versione originale, suona:
    • Dick Charleston: How odd! Che strano!
    • Jamesignora: My father's name, sir. Il nome di mio padre, signore.
    • Dick Charleston: What was your father's name? Qual era il nome di suo padre?
    • Jamesignora: Howard, Howard Bensonmum.

      Il doppiaggio risolve l'impossibilità di rendere l'assonanza how odd/Howard assegnando anche al padre del maggiordomo un nome surreale:
    • Dick Charleston: O Signore!
    • Jamesignora: Era il nome di mio padre, signore.
    • Dick Charleston: Qual era il nome di suo padre?
    • Jamesignora: Ossignore, Ossignore Jamesignora.

      Traducendo il nome di Sam Diamond in Sam Diamante, la versione italiana smarrisce completamente il senso della parodia. I personaggi ai quali è ispirato Sam Diamante si chiamano infatti Diamonds e Spades, che sono a loro volta i nomi di due semi delle carte francesi: quadri e picche.


    Scene tagliate
    In fase di completamento del film, vennero rimosse dalla pellicola quattro scene.
    La prima vedeva Jessica Marbles e Miss Withers che discutevano per il pagamento del loro taxi (guidato da Peter Sellers).
    Nella seconda scena, Dick e Dora Charleston trovavano per strada Tess Skeffington che era stata inviata a piedi per miglia da Sam Diamante il quale aveva finito la benzina e l'aveva inviata a prenderne dell'altra. Soddisfatti del fatto che stesse bene, i due coniugi se ne andavano lasciando Tess ancora sulla strada.
    Dopo la scoperta del corpo di Twain, Willie Wang trova una nota scritta a mano che il cadavere stringe nel pugno. Pensando che tale nota sia un indovinello, Wang fa un lungo discorso su come avrebbe risolto il caso e vinto il premio in palio. Ad ogni modo il "mistero" è una nota completamente senza senso.
    Nella quarta scena, un altro detective con cappello e pipa accompagnato dall'amico dottore (Keith McConnell e Richard Peel, ovviamente personificanti Sherlock Holmes ed il Dottor Watson) tentano di raggiungere la casa mentre gli altri detective la stanno già lasciando a mistero "risolto".
    Secondo l'autore Ron Haydock erano infine Holmes e Watson a dover risolvere il mistero, ma i loro ruoli vennero ridotti ad un'unica apparizione a cameo ed infine rimossi completamente.

    Fonte: WIKIPEDIA


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