Bryan Singer
46 anni, 17 Ottobre 1965 (Bilancia), New York City (New York - USA)
L'insolito sospetto
Brillante, eclettico, rivoluzionario: è bastata una manciata di film a catapultare il grandioso Bryan Singer, nell'olimpo delle star di Hollywood. Il regista nasce nella Grande Mela il 17 settembre 1965 e si stabilisce nel New Jersey quando è ancora un bambino. L'amore per il cinema scaturisce sin dall'infanzia: in quel periodo infatti il piccolo comincia a realizzare pellicole in 8mm. Diplomatosi alla West Windsor-Plainsboro High School, concretizza la predilezione per la settima arte iscrivendosi alla Scuola di Arti Visive di New York che, in seguito, abbandonerà per trasferirsi a Los Angeles e laurearsi all'Università della Southern California. Alla U.S.C., Bryan, incontra il compositore-montatore John Ottman e il produttore Kenneth Kokin, con i quali inizierà un lungo sodalizio artistico. Nel 1988, in coppia con Ottman, Singer gira il corto La tana del leone, interpretato dall'amico Ethan Hawke. Nel 1993 produce e gira il primo lungometraggio: Public Access che ottiene il premio della critica al Deauville Film Festival, nonché il riconoscimento della giuria al Sundance Film Festival. Tale successo permette al giovane Singer di ingaggiare attori del calibro di Gabriel Byrne e Chazz Palminteri, per concepire quella che è in assoluto, una delle migliori pellicole della storia dell'industria cinematografica: I soliti sospetti. Geniale, angoscioso, spiazzante. Non sarebbero sufficienti un milione di aggettivi, per rendere giustizia a un'opera di tale grandezza! Il magistrale noir vince ben due Oscar, uno dei quali al Miglior Attore non protagonista, assegnato a un superbo Kevin Spacey, allora semi-sconosciuto. Fresco di Academy, I soliti sospetti dona al suo "Kaiser Soze" e al regista in erba, un'immensa fama. Tre anni dopo, l'ormai acclamato e ambito cineasta, è dietro la macchina da presa dello sconcertante thriller L'allievo, basato su un romanzo di Stephen King. Con l'inizio del nuovo millennio, questo camaleontico e innovativo artista, si lascia sedurre dal fascino dell'action-fantascientifico, portando sul grande schermo due episodi del celebre fumetto della Marvel: X-Men. Recentemente, ha ridato vita alle avventure del supereroe per eccellenza, dirigendo il bellissimo Superman Returns, del quale sta già preparando un seguito. Attualmente sta lavorano a numerosi progetti, tra cui il drammatico The Mayor of Castro Street e il giallo You Want Me to Kill Him? . Fan sfegatato della serie di Star Trek, il divo, è voluto apparire in un cameo del film Star Trek - La Nemesi. Singer ha chiamato la sua casa di produzione "Bad Hat Harry", in riferimento a una frase della sua pellicola preferita: Lo squalo.
Fonte: MyMovies
46 anni, 17 Ottobre 1965 (Bilancia), New York City (New York - USA)
L'insolito sospetto
Brillante, eclettico, rivoluzionario: è bastata una manciata di film a catapultare il grandioso Bryan Singer, nell'olimpo delle star di Hollywood. Il regista nasce nella Grande Mela il 17 settembre 1965 e si stabilisce nel New Jersey quando è ancora un bambino. L'amore per il cinema scaturisce sin dall'infanzia: in quel periodo infatti il piccolo comincia a realizzare pellicole in 8mm. Diplomatosi alla West Windsor-Plainsboro High School, concretizza la predilezione per la settima arte iscrivendosi alla Scuola di Arti Visive di New York che, in seguito, abbandonerà per trasferirsi a Los Angeles e laurearsi all'Università della Southern California. Alla U.S.C., Bryan, incontra il compositore-montatore John Ottman e il produttore Kenneth Kokin, con i quali inizierà un lungo sodalizio artistico. Nel 1988, in coppia con Ottman, Singer gira il corto La tana del leone, interpretato dall'amico Ethan Hawke. Nel 1993 produce e gira il primo lungometraggio: Public Access che ottiene il premio della critica al Deauville Film Festival, nonché il riconoscimento della giuria al Sundance Film Festival. Tale successo permette al giovane Singer di ingaggiare attori del calibro di Gabriel Byrne e Chazz Palminteri, per concepire quella che è in assoluto, una delle migliori pellicole della storia dell'industria cinematografica: I soliti sospetti. Geniale, angoscioso, spiazzante. Non sarebbero sufficienti un milione di aggettivi, per rendere giustizia a un'opera di tale grandezza! Il magistrale noir vince ben due Oscar, uno dei quali al Miglior Attore non protagonista, assegnato a un superbo Kevin Spacey, allora semi-sconosciuto. Fresco di Academy, I soliti sospetti dona al suo "Kaiser Soze" e al regista in erba, un'immensa fama. Tre anni dopo, l'ormai acclamato e ambito cineasta, è dietro la macchina da presa dello sconcertante thriller L'allievo, basato su un romanzo di Stephen King. Con l'inizio del nuovo millennio, questo camaleontico e innovativo artista, si lascia sedurre dal fascino dell'action-fantascientifico, portando sul grande schermo due episodi del celebre fumetto della Marvel: X-Men. Recentemente, ha ridato vita alle avventure del supereroe per eccellenza, dirigendo il bellissimo Superman Returns, del quale sta già preparando un seguito. Attualmente sta lavorano a numerosi progetti, tra cui il drammatico The Mayor of Castro Street e il giallo You Want Me to Kill Him? . Fan sfegatato della serie di Star Trek, il divo, è voluto apparire in un cameo del film Star Trek - La Nemesi. Singer ha chiamato la sua casa di produzione "Bad Hat Harry", in riferimento a una frase della sua pellicola preferita: Lo squalo.
Fonte: MyMovies