RENATO ZERO

Renato Zero in concerto a Milano: un Amo tour da record
Milano, 4 febbraio 2014 - Per due tappe della manciata di concerti che chiuderanno il suo “Amo tour”, Renato Zero arriva in città con i suoi numeri da record. L’appuntamento con la voce capitolina, che con le precedenti date del medesimo tour ha già collezionato più di trecento mila spettatori, è quello in calendario per oggi e domani al Forum di Assago, dove Zero si presenterà in scena con una lunga carrellata di successi pescati da tutta la sua discografia dagli esordi ad oggi, compresi i brani tratti dall’ultimo lavoro dato alle stampe con il titolo “Amo Capitolo II”. Il lavoro è anche la prosecuzione naturale dell’album precedente, “Amo”, protagonista in questi mesi di un giro di date dal vivo che stanno facendo segnare un successo dopo l’altro un po’ ovunque.

“Sono sempre meravigliato davanti a tanto pubblico ai concerti - ha raccontato Zero a proposito dei numeri che il suo tour sta facendo registrare - e la cosa che mi colpisce di più è che chi mi segue è sempre e ostinatamente presente”.Composto da un totale di quindici nuovi brani, “Amo capito II” contiene anche un brano dedicato alla città di Roma. “Nella mia carriera ho cantato poco la mia città - ha confessato il diretto interessato in occasione della presentazione del cd, qualche tempo fa in un hotel milanese - ma è la città che mi ha sempre accolto, anche quando i locali non mi facevano esibire e mi trovavo a suonare in piazza, dove incontravo anche artisti come Pino Daniele e qualche altro”.

Lungo la scaletta dell’album, da “Nuovamente” a “La fabbrica dei sogni”, passando per “L’eterno ultimo”, ci sono anche tanti riferimenti ai giovani che Renato Zero invita ad avere coraggio anche nella carriera artistica. Non voglio essere retorico - dice lui - ma il mio obiettivo è quello di contaminare i giovani con una sorta di abuso di coraggio”. Il secondo capitolo del progetto, al quale seguirà anche un terzo volume in forma di cofanetto, è anche quello nel quale compare “Titoli di coda”, dedicato al mondo della televisione.

“Alla Tv non devo niente - ricorda Renato Zero - e a suo tempo ci sono entrato solo per caso, grazie a qualcuno che approfittando dell’assenza di un dirigente mi ha mandato in onda senza dire niente”.
Se il successo dei due album dal vivo si è già visto dallo scorso aprile fino al passato dicembre, per far fronte alla continua richiesta di biglietti Zero ha deciso di prolungare la tournée per quello che è stato chiamato il “Gran finale” di tour e che è cominciato sabato in quel di Brescia.

Renato Zero ha così commentato la sua “investitura” di Giudice nell’Arena De Filippiana:
“Consigliare, stimolare, provocare e incentivare. Ma anche smontare, riavvolgere, stravolgere, rettificare e ridimensionare. Alla fine è tutta una sfida e vince solo chi è più deciso ed ostinato. L’incarico m’interessa, accetto la consulenza. Tremate, sarò imparziale: un giudice che non dimenticherete mai“.

Renato Zero, ecco il nuovo album 'Alt'. "La musica resti umana"

Milano, 7 aprile 2016 - “Io non mi arrendo, quindi dovrete sopportare ancora la mia scelleratezza” premette Renato Zero parlando del nuovo album “Alt”, nei negozi da domani. Questa presenza nella memoria (e in hit-parade) è infatti il suo modo “di combattere una discografia che non tiene più conto dell’essere umano e preferisce macchinette robotizzate che portano a casa denari. Non chiamatela più leggera, questa musica, e salvatela cercando di dialogare con questi Internet, con tutti questi atolli, questi arcipelaghi che stanno disperdendo le nostre forze, la nostra semina. Se vuole fare un mestiere, l’artista deve farlo a 98 gradi più i 98 gradi che merita il pubblico. Bisogna rendersi conto che il giorno che un artista indossa le pantofole e scopre un sederino ha smesso di dire qualcosa al mondo. La sofferenza è un’amica e anche se la rifuggiamo è madre della crescita, della saggezza, della sopportazione, madre della rivoluzione. E questo disco vuole rivolgersi a quelli che non vogliono stare in panchina assenti e rassegnati al tempo e all’ISIS, che è diventato un discorso ovvio e niente affatto preoccupante perché abbiamo uno stadio e un’amante a cui dedicare il nostro tempo”.

Quattordici canzoni “scellerate”, dunque, con cui l’ex soggetto smarrito chiude un silenzio discografico che durava dai tempi dalla doppia pubblicazione del predecessore “Amo”. “Alt” non è un album “a rate” come quello, ma focalizza temi molto cari allo Zero di ieri e di oggi come l’involuzione della tv e della società dello spettacolo nel suo complesso, l’ipocrisia, l’intolleranza, la politica. “Con questo album mi sono inventato il mestiere del sollecitatore. Mi piace stimolare interventi della gente, di chi ha voce esile, di chi non ha raccomandazioni. Questa nostro paese ha svenduto praticamente tutto e i politici non fanno nulla per produrre esempi che ci confortano. Sentivo la necessità di un contatto, in un momento in cui abbiamo tutti bisogno di accarezzarci e rassicurarci. La canzone è un atto d’amore, una forma alta di coinvolgere gli altri in un sentire, in un momento magico”. Un momento che alcuni “sorcini un po’ sprovveduti” hanno pensato bene di anticipare di qualche giorno sul web. “Ieri hanno messo in rete il mio album, ma io merito più rispetto” spiega Zero,  che l'1 e 2 giugno è atteso a Verona con il live “Alt Arena, Arrivo!”. “Per questo rivolgo a loro una preghiera: non venite più ai miei concerti e non comprate i miei dischi”.